Massive Blast «One Good Reason To Kill» (2015)

Massive Blast «One Good Reason To Kill» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.09.2015

 

Visualizzazioni:
1650

 

Band:
Massive Blast
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Titolo:
One Good Reason To Kill

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Cristian Marchese :: Voice;
- Fabrizio Gubinelli ::Lead guitar;
- Emiliano Funari :: Guitar;
- Fabrizio Meola :: Bass;
- Francesco Stacchi :: Drums;

 

Genere:
Metal

 

Durata:
46' 8"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questa prima fatica in stile Metal dei romani Massive Blast intitolata “One Good Reason to Kill” preceduta solamente nel 2012 da un Ep, dopo un primo ascolto, lascia quella sensazione di compiutezza in generale che tende a ricondurre un po’ allo stile dei cari Nevermore; di seguito ci rende conto che in definitiva non si tratta di un disco eccelso e che al suo interno ci sono talvolta dei momenti non troppo incisivi che risultano convincenti a metà. Per carità non vogliamo certo dire che questo platter sia inutile come molti, anzi, ma è opportuno dire subito che la band avrebbe comunque potuto fare qualche sforzo in più per ottimizzare al meglio la sua prima effettiva uscita. Nel complesso le ritmiche dei brani più semplici appaiono incisive e pungenti così come anche le ambientazioni appaiono ottimizzate al meglio; in altri casi, invece, nei brani più estesi del disco, soprattutto nelle parti più progressive, per carità, assolutamente ben eseguite, si percepisce come la presenza di un velo di sofferenza da un punto di vista strumentale che tende un po’ all’arranco del brano. Quanto alla capacità degli strumentisti, buona è la performance della drum, le sei corde avrebbero potuto osare un po’ di più magari energizzandosi maggiormente e rendendo più soavi i brani con l’inserimento di maggiori lead solo; per quanto concerne invece la parte cantata, in alcuni casi, si ravvisa quell’impressione ad andare un po’ oltre le proprie possibilità rendendo talvolta l'esecuzione un po’ dozzinale. Il disco apre con un intro acustico molto bello “Still in war” che anticipa al successivo “On the Steps of God”, dai tratti iniziali energici e dalle ritmiche taglienti il giusto al punto da ricordarci subito, come sopra detto, i Nevermore. Il successivo brano “Hidden Eyes” offre un’esecuzione canora femminile di supporto al frontman che rende il brano, inizialmente moderato in andatura molto soft e successivamente ritmato in maniera aggressiva, del tutto convincente grazie all’incredibile performance canora. Il successivo “Mystical River” dalla partenza aggressiva e con un andamento ritmico dà l’impressione di un qualcosa già ascoltato. Il brano “The Other Truth” apre in maniera moderata le andature accese da un riff tagliente dando spazio ad un brillante lead guitar; si continua con “Fortless” brano pacato ed eseguito in acustico con un refrain di basso e relativa parte cantata; la successiva “My Flag” offre sempre una intrigante apertura ma il brano tende nel corso dell’ascolto a cedere; il brano conclusivo con un inizio e successiva andatura tra i migliori del platter è “You Must Kill Me”, eseguito ottimamente riff incredibili e ritmiche mozzafiato. Un disco che dimostra un certo estro della band ma bisogna ancora migliorare in diversi punti tra cui il fatto di effettuare delle partenze eccellenti per quasi tutti brani che poi, immotivatamente, scendono di tensione e generano un po' di fiacchezza e monotonia.

Track by Track
  1. Still in War 65
  2. On the Steps of God 65
  3. Hidden Eyes 70
  4. Mystical River 65
  5. The Other Truth 65
  6. Fortless 70
  7. My Flag 60
  8. You Must Kill Me 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 10.09.2015. Articolo letto 1650 volte.

 

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